Oggi 7 dicembre a Milano si festeggia Sant’Ambrogio, patrono della città e per tradizione giorno in cui, con anticipo di una giornata rispetto alle altre città, si realizza l’albero di Natale e il Presepe.
Come vi accennavo, questo per me è un Natale speciale, così ho progettato il mio allestimento e per la prima volta, da che sono adulta, ho deciso di riprendere la tradizione di allestire anche il Presepe.
Quando dico che ho progettato, non scherzo, un giorno di fine ottobre, mentre in un bar del centro facevo una pausa tra un cantiere e l’altro, con davanti una buona tazza di te caldo accompagnato da due fiamme al cioccolato, quasi per caso ho cominciato a pensare al Natale e a come avrei voluto creare gli allestimenti della casa, quale sarebbe stata la nuova ubicazione dell’albero, come lo avrei accessoriato, quale sarebbe stato il colore guida, ecc ecc e invece di appuntare i pensieri, come vedete dalla foto, li ho schizzati (noto per altro dalla foto, come sono riuscita a riprodurre anche l’inclinazione dell’albero del disegno).
Non necessariamente deve essere questo l’approccio, anzi, non c’è proprio una regola per realizzare il proprio albero, c’è chi ama farlo da sempre allo stesso modo e nello stesso posto, chi invece ogni anno lo realizza a tema, chi come me realizza l’albero che per quell’anno lo rappresenta.
Il mio è caratterizzato dal rosso, il colore dell’energia, quella nova che ho riacquistato dopo un anno difficile, della passione, quella ritrovata, nella vita e nel lavoro, dell’amore, quello perso da esorcizzare, ma proiettato verso uno nuovo, innanzitutto quello più bello, quello per me stessa e poi si vedrà.
Le decorazioni a forma di cuore sono molte, in vetro, feltro, plastica, ferro, altre, sono macchinine, pupazzi di neve, Babbo Natale, slitte, renne, ma anche le classiche palline non mancano, anzi sono e protagoniste e rappresentano ognuna un valore, un aspetto per me profondo, da quelle che imitano la corteccia delle betulle, quelle a forma di fungo, pigna o ghianda, per la Natura che amo e ho sempre bisogno di sentire accanto, a quelle che sembrano di ghiaccio, perché un Natale con la Neve è la poesia assoluta, a quelle realizzate dai nipotini, o comperate in posti speciali, fino a quelle che semplicemente colorano l’insieme, però tutte, sono state scelte una ad una sulla base dell’emozione che mi trasmettevano nel prenderle in mano dalla grande scatola in cui vengono riposte ogni anno.
Non vi racconto come si fa un albero di Natale, per me è un momento personale, in cui chi lo realizza deve riconoscersi, vi racconto però come si può fare a decorare quella parte che ogni anno rischia di rovinare la bellezza delle decorazioni scelte, la base.
Innanzitutto, consiglio di appoggiare la base su di un tappeto, rotondo trovo che sia perfetto, rende circoscritta la zona che gli dedicate, lo inquadra nello spazio e lo rende ancora più protagonista. Dopodiché, cercate gli oggetti che più vi trasmettono comfort e relax, per intenderci, io ho scelto due bei cuscini in una cesta di vimini, una vecchia sveglia di grandi dimensioni regalata da un’amica, un fungo di legno artigianale, un pupazzo a forma di alce, bastoncini di zucchero, delle lettere in legno che ho decorato anni fa che compongono la scritta Noel e un vaso che sembra un tronco di betulla pieno di palline bianche e rosse. Basta poco, avete già tutto a portata di mano, basta scegliere gli oggetti che vi piacciono di più, anche a tema, e disporli alla base del vostro Albero di Natale, vedrete come verrà valorizzato e completato egregiamente.
Passiamo al Presepe, quando ero bambina lo realizzavamo sempre, grande, con capanna per la Natività completa di bue ed asinello, pastori pecorelle e animali da cortile, casette, anche un pozzo, carta con cielo stellato e carta con muschio per creare il paesaggio.
Ho due gatti e già questa affermazione, fa capire perché ho smesso di realizzarlo, ma quest’anno lo desideravo proprio, così alla base del mio albero, per completare l’insieme che ne maschera il piedistallo, ho inserito anche un comodino anni ’50 ed ho scelto di realizzare il mio Presepe al suo interno, anche per sfruttare le antine e chiuderle strategicamente quando esco di casa per non ritrovare pinetto e pecorella in giro per la casa, cosa che è avvenuta lo stesso, ma questo è il bello di avere dei gatti.
Lo definirei il mio primo Presepe, il primo dalla mia rinascita avvenuta in questi ultimi mesi, ho voluto che fosse perfetto, nella sua essenzialità e semplicità ma perfetto, ho cercato le statuine, della dimensione adeguata, e con carta stellata e carta roccia ho realizzato lo scenario in cui inserirle. Ve lo devo proprio dire, quando ho acceso le lucine è stato emozionante, sono innamorata del mio primo Presepe, e da quest’anno sarà un a tradizione che non perderò.
E’ ora di fare l’Albero di Natale

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