Il mio armadio è un buco!

imageIl mio armadio non è quello che si può definire “doppia stagione”, d’altra parte in 15 mq di petit foyer non potevo fare di più. In realtà, però, con l’affermazione “il mio armadio è un buco” intendo proprio quello, per accedere alla mia cabina armadio apro una botola sul pavimento della zona pranzo e scendo attraverso una scaletta pieghevole tra i miei amati vestiti, scarpe e borse.
Come vi raccontavo nella mia presentazione amo la moda, ma non quella dei grandi marchi esibiti, non mi piace essere un cartello pubblicitario ambulante, la moda che amo è quella caratterizzata da tessuti e filati di prima qualità, dai tagli perfetti che ti fanno sentire bella e comoda, mai a disagio con quello che indossi.
Adoro la linea di Armani, con quel tocco maschile che non guasta mai, che rende anzi più femminile l’abito, ma amo anche le linee di Tara Jarmon, i tagli di Max Mara, la precisione delle forme studiate solo per te di Fiorella Ciaboco, e tanti altri piccoli o meno piccoli nomi che scovo girovagando per le strade di Milano.
La mia cabina armadio è organizzata con due lati a ripiani lunghi cm 130 l’uno e un’appenderia di altrettanti cm 130 il tutto in un’altezza di un metro!
Una delle due zone con mensole d’appoggio ha una parte organizzata a scarpiera con ripiani estraibili che può contenere fino a dodici paia di scarpe, che tra Nike, Roger Vivier, Charles Philip Shangai, Max Mara, Adidas…..ci stiamo al pelo!
Inutile dire che in così poco spazio l’organizzazione è fondamentale. La zona appenderia, é suddivisa in settori, partendo da sinistra ho le giacche, in questa stagione quelle di lino,
poi le camicie, tutte appese su ometti in legno di Ikea, sono ordinate per colore, dal bianco seguendo le sfumature si arriva a i colori scuri e divido con le stesso criterio dei colori quelle di seta da quelle di lino, i due tessuti che amo e utilizzo maggiormente. Anche i pantaloni sono su ometti e appesi dopo le camicie, i jeans tutti vicini seguiti dai pantaloni di lino dai più chiari a quelli più scuri. Questo tipo di organizzazione, ammetto un po’ maniacale, è praticissima quando al mattino i minuti contati non ti danno il tempo di perderti alla ricerca della camicia bianca tra le rosa e il pantalone di lino nero tra i jeans scuri.
I ripiani li ho differenziati per argomento, a sinistra con maglioni, (inutile specificare che anche qui seguono la sfumatura di colore dallo scuro in basso al chiaro in alto) divisi in pigne a seconda dei modelli, scollo V, dolcevita, cardigan, e le T shirt che utilizzo sia in estate da sole , che in inverno sotto alle maglie.
Nell’altro lato, a destra, ci sono altre pigne, sul ripiano alto, lenzuola e coperte, pigiami, tute per la corsa e lo yoga, e un eventuale angolo di scorta per acquisti improvvisi di scarpe, che capitano, ooo se capitano (come citavo Oscar Wilde nell’articolo – Amati fiori – con la sua celebre affermazione “l’unico modo per liberarsi da una tentazione è cedervi” ancora più indicata è la citazione in questo caso, se cedo per un fiore figuratevi per un bel paio di scarpe!). Nel ripiano sotto, invece lo spazio è dedicato solo alle borse, altra mania!!
Nonostante il mio armadio sia un buco, in tutti i sensi, così organizzato non sembra esserlo, quindi se pensate di avere un armadio minuscolo, provate ad organizzarlo razionalmente e vedrete che con poco impegno e una buona dose di ordine diventerà più capiente.

2 risposte a "Il mio armadio è un buco!"

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  1. Trovo che questo armadio, o meglio “cabina armadio”, sia stupefacente.
    Certo tutto l’appartamento lo è, ma questa foto mi fa venire… l’acquolina in bocca?
    Sembra un’espressione inadatta all’argomento, ma ho la stessa sensazione che avrei vedendo una Sacher Torte: impasto soffice al cioccolato fondente, strato di marmellata di albicocche, nuovamente impasto soffice, nuovamente marmellata di albicocche e infine la magnifica glasur al cioccolato che racchiude il tutto. L’armadio di Silvana? Scaletta in legno per scendere “sottocoperta”, di fronte appenderia suddivisa per tipologia di abbigliamento e di seguito suddivisa per tessuto, nonché rispetto alla sfumatura di colore; stesso criterio per i maglioni sui ripiani a lato e poi le scarpe e le borse.
    Non sembra di essere a Vienna da Demel? Come si fa a non deglutire?!

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