Come accade da 23 anni, nella splendida cornice dei Giardini Pubblici Indro Montanelli di Milano, si svolge la mostra mercato di fiori e piante, Orticola di Lombardia e come accade da 23 anni (salvo l’anno scorso perché ero in ospedale), non resisto al richiamo di specie floreali originali, rare e ricercate che solo ad Orticola è possibile trovare.
Quest’anno, è stata la terza volta che, grazie a Marinella, un’amica speciale, ho avuto la possibilità di vedere la mostra nell’anteprima del Giovedì sera, quando la manifestazione prende il via e gli ospiti la omaggiano vestendosi, letteralmente di fiori, il cappello è in particolare, l’accessorio col quale tutti amano sbizzarrirsi di più seguendo i dettami del dress code che gli organizzatori comunicano con l’invito.
Per questa ventitreesima edizione, la traccia da seguire, non era un colore come di sovente accade, ma il tema era libero “al piacer mio”, ed ognuno ha potuto così omaggiare Orticola nel modo in cui più si sentiva di rappresentare se stesso.
Ma il bello di Orticola è quello che sta dietro, è lo scopo per cui raccoglie fondi, cioè il verde cittadino, si occupa di mantenere e curare giardini e spazi verdi della nostra bella città come i giardini Perego, gli Orti fioriti di City Life, il giardino di Palazzo Reali e tanti altri piccoli o meno piccoli spazi verdi della città, è anche per questo, che amo andare e, anche nella stessa edizione, tornare.
L’altro giorno sentivo alla radio una conversazione tra gli speaker in cui parlavano di Milano e di come dietro a quella sua aria snob, grigia e seriosa, sempre di corsa, batta in realtà un cuore grande, che fa si che di fronte alle necessità o difficoltà la reazione dei suoi affezionati cittadini sia solerte e costruttiva e questo mi rende orgogliosa di esserne parte.
Ora non mi resta che mettere a dimora i miei nuovi meravigliosi fiori, clematide bianca (Madame Le Coulture), Ortensie rosse e blu, Garofani dalle screziature incantevoli, Pelargoni imperiali e una piccola Opuntia.
Orticola 2018

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