Mon Petit Foyer

Mon Petit Foyer
Mon Petit Foyer.
Amo dare un nome ai luoghi a cui siamo affezionati, è un po’ una mania, è come se il nome che scegli per identificarlo e distinguerlo dagli altri lo renda più tuo!
E’ stato dopo anni di vita fuori Milano che si decise, sia per esigenze di lavoro che private, di tornare a vivere in città almeno nella stagione invernale.
Non volevamo una casa grande e complicata da gestire nella quotidianità, la cercavamo piccola e in una zona comoda per gli spostamenti. La si trovò proprio piccola, 15 mq in una zona centrale e servita da tutti i mezzi pubblici, ed era perfetta per quello che avevamo in mente.
Realizzato il progetto contattai quasi per caso e senza troppe aspettative Laura Ragazzola, caposervizio della rivista Casaviva (rivista che purtroppo oggi non c’è più) e dal suo entusiasmo per il progetto e le foto che le inviai, ne nacque un servizio che venne pubblicato sul numero di aprile 2012 e su quello di maggio dello stesso anno nell’edizione indiana.
Per me era già un sogno, ma da allora gli articoli su webzine e blog si moltiplicarono ed espansero in varie parti del mondo.
Per quanto ritenessi il mio lavoro ben riuscito, mai mi sarei immaginata un tale apprezzamento, e se non fosse stato per Laura e il suo entusiasmo verso il progetto, molto probabilmente non avrei iniziato questa avventura.
Col tempo vi racconterò i dettagli del Petit Foyer, sperando che possano esservi utili a risolvere questioni di spazio, stile, estetica ed organizzazione delle vostre abitazioni, per aiutarvi a creare intorno a voi un luogo in armonia con le vostre necessità e bisogni.

2 risposte a "Mon Petit Foyer"

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  1. Finalmente lo abbiamo visitato dal vero questo benedetto “Petit Foyer” ed è stata una vera emozione: a me, per esempio, venivano i brividi perché vedevo per la prima volta il mitico mini-appartamento che avevo ritagliato due anni fa da Casaviva. Mentre lo commentavamo a cena, mio marito ha decretato: “Non è stupendo… è geniale!”. Proprio così, stupendo definiresti il Palazzo Tè di Mantova o il colonnato di San Pietro, ma geniale è avere il dono di saper creare nel poco, se non nel pochissimo, l’essenziale per vivere con grazia un luogo: è qui che vedi bene se uno ha il “bernoccolo” per sapere come fare.
    Immagino la mente di Silvana al lavoro quando ha di fronte uno spazio da risolvere, l’avverto instancabile e fertilissima.
    Anche se sono certa che farebbe meraviglie con un appartamento di 250 mq, mi sembrerebbe perfino un peccato sprecare il “bernoccolo” di Silvana per una sfida così facile, e poi – detto tra noi – al mondo esiste una percentuale davvero inferiore di abitazioni ampie rispetto alla quantità di problemi che creano le case piccole. Le case piccole sono il cruccio di tutti noi comuni mortali che abitiamo nelle città grandi, che abbiamo i problemi del solito comune quotidiano, in poche parole siamo la maggioranza e spesso anche un po’ “bistrattata”, però, proprio perché la maggioranza, costituiamo una realtà da non sottovalutare.
    Comprenderlo e fare miracoli con la generosità che la passione vera dona ad alcuni è la ricetta naturale del genio.
    Vedere per credere!

    1. Rispondere ad un commento di questo calibro é impossibile!!! Grazie è una semplice parola che forse non può rendere quanto grande, anzi immenso, sia stato il piacere e la gratitudine provati nel leggere il tuo commento. Si vedono gli occhi lucidi?!?!

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