E’ così che iniziavano e letterine che da bambini si scriveva per quell’anziano signore con la barba bianca e il cappello rosso, è in quelle letterine che si rinchiudevano i propri sogni di bambino e in quell’anziano signore ci si credeva davvero pur non avendolo mai visto dal vivo, ed oggi?
Ed oggi non crediamo più che esista, si cresce e ci viene detto che in realtà è un personaggio di fantasia, e in un attimo qualcuno a cui avevamo affidato i nostri desideri che spesso non riguardavano solo giocattoli, svanisce nel nulla e ci sembra che anche quei sogni ci siano stati strappati, ma chi ha detto che la finzione non sia il fatto che lui non esiste?
Per quanto ne so, nessuno è ancora riuscito ad avvistarlo, ma questo non è un motivo sufficiente per decretarne la sua inesistenza, quindi, perché non tornare a credere che possa esistere un essere talmente buono ed altruista il cui scopo è quello di realizzare i desideri più belli degli altri?
Io ho deciso di farlo e ho affidato ad un piccolo bigliettino il mio più grande desiderio, l’ho messo in una bustina e imbucato in una cassetta delle lettere con direzione Polo Nord creata in un villaggio dedicato a Babbo Natale.
Lo so sembrerà infantile, ma non si deve smettere di sognare, di credere nei propri sogni e se affidarli ad una lettera imbucata e spedita non si sa dove, può farli sembrare più veri e vicini, che costa farlo? Spesso a Natale i miracoli accadono veramente!
Caro Babbo Natale

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