Questa è l’ultima sera di agosto, l’ultima dell’estate percepita come tale, per molti le vacanze finiscono, per altri iniziano per altri ancora non sono mai iniziate, ma per tutti questo è l’ultimo giorno, da domani tutto riparte, le città tornano piene, gente ovunque, traffico e rumore, il fascino della calma eterea che hanno avuto per quasi un mese, cede il posto all’altro loro fascino, quello dell’azione, del viavai e della vita lavorativa intensa.
Questa sera mentre passeggio con Ugo il mio amato cucciolone di 14 anni, le colline perdono di definizione per diventare di un grigio uniforme che contrasta con le ultime luci dell’orizzonte al tramonto, il profumo che le vigne hanno durante la prima vendemmia del Pinot inebria l’aria, che fresca, mi carezza il viso e mi sale un senso di malinconia, non so per cosa o di cosa, ma è quel lieve senso di nostalgia che mi porta a chiudere gli occhi, respirare forte, pensare alla mia bella estate, dove non ho fatto grandi viaggi, ma mi sono semplicemente goduta la mia casa tra le colline dell’Oltrepò Pavese e mi sono dedicata all’Amore, quello per mio marito, per la mia famiglia, per i miei animali e per la mia casa.
Si anche le case sono da amare, proteggere e difendere dall’usura del tempo, sono il nostro nido, la nostra certezza, ci danno sicurezza e conforto, la nostra vita è il loro riflesso, più riusciamo a creare intorno a noi un ambiente in cui ci riconosciamo e in cui proviamo senso di pace e serenità, più questo si riflette nella vita di tutti i giorni e nel nostro atteggiamento nell’affrontare la vita.
Da domani inizia un nuovo mese, riprendo il mio amato lavoro, in realtà mai interrotto, si avvicinauna nuova stagione, lavorativa e climatica, tante le idee e i progetti avviati in questo mese e tante le belle novità di cui presto avrete aggiornamenti.
Con questo mio pensiero nero su bianco, vi auguro un buon inizio, qualunque inizio stiate per affrontare, anche se semplicemento quello di un nuovo giorno e qui la mente corre al centro Italia, dove troppe persone hanno perso la vita e troppe sono rimaste senza più nulla, senza più un luogo in cui riconoscersi e sentirsi al sicuro, senza più quelle radici che ogniuno di noi sente presenti nella propria casa. A loro il mio più sentito augurio di trovare le forze per affrontare un nuovo inizio, un nuovo giorno di ricostruzione per ritrovare il senso di sicurezza e certezza che ogniuno merita.
31 agosto 2016

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